Guerra «passata» e pace disertata
Guerra e pace
La riproposizione di alcune pagine de La ragione politica di Claude Bruaire, che precedono pagine sull’Europa al tempo della Brexit, che già questa rivista ha pubblicato nel n. 2/2018, col titolo Economie associate e unità delle nazioni. Il problema europeo, cade in un momento particolarmente drammatico della Storia. Per la prima volta dalla fine della Seconda guerra mondiale una superpotenza nucleare, come la Russia, dal 23 febbraio è entrata direttamente in conflitto con un limitrofo Stato indipendente, l’Ucraina, spingendo l’intero sub-continente europeo a una reazione, condivisa con gli Stati Uniti d’America, che rischia di attivare una escalation diplomatica, politica, economica, potenzialmente militare, in caso di estensione del perimetro e della portata delle operazioni belliche. Fino all’epoca della pubblicazione del libro, nel 1974, e nei decenni successivi, anche dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989, si era ipotizzato che un confronto tra le superpotenze dotate di armamento atomico, inibite a scatenare una guerra dalla mutua distruzione assicurata, potesse limitarsi tutt’al più a un confronto «per procura», per interposte nazioni alleate, o in varia misura contese. Il lungo e ininterrotto periodo di pace, che l’Europa ha conosciuto dal 1945 a oggi – seppure con la dolorosa eccezione, geograficamente circoscritta, delle guerre balcaniche degli anni Novanta –, aveva assecondato l’illusione di una stabilità ormai definitivamente acquisita. Il testo di Bruaire riflette questa temperie, ma al tempo stesso offre una lettura del problematico binomio guerra/pace secondo un approccio estremamente attuale, perché evidenzia, in particolare, i nessi metafisicamente fondativi tra le istanze della libertà personale e della libertà politica di una comunità nazionale, che sono oggi al centro di una tensione talmente acuta, tra rivendicazioni di indipendenza nazionale e autoaffermazione neo-imperiale, da essere sfociata in scontro armato, suscettibile di sviluppi incontrollabili.
Guerra «passata» e pace disertata
di Claude Bruaire
Il contributo è destinato al n. 1/2022.
Pubblicato il 2 marzo 2022.