«Dalla guerra alla pace»: introduzione
di Sergio Cotta
Una ricerca filosofica sulla pace, quale quella che viene svolta nelle pagine seguenti, rischia di apparire una di quelle esercitazioni accademiche in cui professionisti della filosofia amerebbero divertirsi, tanto nel senso comune della parola quanto in quello pascaliano di distornarsi dalle questioni serie e impegnative della vita. Di fatto, almeno in questo campo della pace, ma forse anche in altri, la ricerca filosofica appare o inconcludente o del tutto superflua, sia essa una ricerca di tipo teoretico oppure pratico, ma nel senso d’una riflessione che mira a individuare condizioni e princìpi (o valori) dell’agire, anziché a determinare tecniche e mezzi di attuazione. Riguardo alla pace, ciò che il nostro tempo sembra invece esigere è di non perdersi in elaborazioni teoriche astratte, ma di procedere con speditezza lungo la via del raggiungimento concreto della pace. È questo un compito pratico, ma in stretto senso operativo, diverso da quello sopra indicato, che potrebbe valersi dell’autorità di Kant. (…)